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Verso il bilinguismo comunitario in Sardegna – Prima parte: L’esempio della Catalogna

Verso il bilinguismo comunitario in Sardegna – Prima parte: L’esempio della Catalogna

VERSO IL BILINGUISMO COMUNITARIO IN SARDEGNA

Prima parte: L’esempio della Catalogna

Ne abbiamo parlato con STEFANO CHERCHI, coordinatore del Collegio scientifico di Acadèmia de su Sardu onlus l’11 Dicembre scorso a Cagliari presso il Centro Villanova Coworking

Ha introdotto il Prof. ALDO BERLINGUER, ordinario di Diritto Comparato all’Università di Cagliari.

Acadèmia de su Sardu onlus” nasce in Sardegna a Cagliari nel 2010, e ha per scopo lo svolgimento di attività di volontariato nel campo dello studio e della ricerca sulla Lingua sarda, la sua difesa, promozione e valorizzazione. L’associazione è nata dalla fusione del «Comitau Scientìficu po sa Norma Campidanesa de su Sardu Standard» che elaborò le “Arrègulas po ortografia, fonètica, morfologia e fueddàriu de sa Norma Campidanesa de sa Lìngua Sarda” e altri gruppi impegnati sulla stessa tematica.

È costituita da un gruppo di intellettuali, allievi del Prof. Eduardo Blasco Ferrer, che fu fra i soci fondatori unitamente al politico Oreste Pili.  Nel 2017 ha elaborato e proposto la norma ortografica del sardo dal titolo “Su Sardu – Proposta de ortografia”.

Azione Sardegna è un’Associazione Politico-Culturale denominata con sede in Cagliari che si ispira all’esperienza storica e politica maturata nell’ambito del primo Partito d’Azione, attorno agli insegnamenti di Giuseppe Mazzini, ed a quella più tardi confluita nel Partito D’Azione, fondato da Federico Comandini, il 4 giugno del 1942.

Tali esperienze costituiscono ancor oggi un modello politico e culturale capace di portare a sintesi gli insegnamenti liberal-democratici di personalità come Ugo La Malfa, Piero Calamandrei, Adolfo Tino e Mario Bracci, quelli progressisti e radicali di Guido Dorso, Tommaso Fiore, Luigi Salvatorelli, Adolfo Omodeo, quelli liberalsocialisti di Guido Calogero, Norberto Bobbio e Tristano Codignola. L’Associazione intende fare propri detti insegnamenti e quelli che da essi derivarono grazie all’apporto di Giustizia e Libertà dei Fratelli Carlo e Nello Rosselli, Emilio Lussu e Alberto Tarchiani, e del Manifesto di Ventotene, di Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Altiero Spinelli.

Dei sette punti originari, del programma del Partito d’Azione (alcuni dei quali possono dirsi oggi realizzati), tre, in particolare, meritano di essere ancora perseguiti: il recupero di una effettiva divisione dei poteri come ossatura portante dello Stato democratico; la realizzazione del decentramento politico-amministrativo, da intendersi come forma più consapevole ed evoluta di regionalismo in grado di conseguire una effettiva capacità di autodeterminazione delle comunità locali, sul piano culturale, amministrativo ed economico; la costruzione di uno Stato federale europeo che superi lo Stato nazionale e interpreti in modo realmente democratico e partecipato i rapporti tra istituzioni centrali, istituzioni e comunità locali, consentendo a queste ultime di affacciarsi sulla scena internazionale, con adeguati strumenti, e sviluppare rapporti e relazioni dirette con altre comunità del mondo.

Laras, co-organizzatrice dell’evento,  è un ente di diritto privato, senza fine di lucro, che intende uniformarsi nello svolgimento della propria attività ai principi di democraticità interna della struttura, di elettività e di gratuità delle cariche associative ed ha per scopo:

●               Promuovere, valorizzare e diffondere la conoscenza della lingua, della cultura, della storia, della tradizione e dell’arte sarda al fine di rendere i cittadini consapevoli della propria identità comunitaria e dunque capaci di prendere decisioni informate e democratiche sulla propria vita sia in qualità di singoli individui sia come parte di piccole e grandi comunità;

●               Promuovere i rapporti solidali tra i cittadini ed i popoli, la cooperazione locale ed internazionale, e progettare in modo sostenibile lo sviluppo umano, sociale, economico e spirituale;

●               Promuovere e sostenere il comparto librario e produttivo sardo in generale;

●               Promuovere la lettura;

●               Promuovere e valorizzare le risorse locali culturali e ambientali, in un’ottica di crescita delle comunità territoriali.

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