Descrizione
Uno studio organico su Giovanni Nonnis, del suo percorso umano e artistico portato avanti da Placido Cherchi. Saggio critico esemplare su un grande artista non allineato che ben spiega le ragioni di un “risarcimento storiografico” dovuto al pittore nuorese e la necessità di portare alla luce uno dei tanti “sommersi insegretiti” artisti sardi ingiustamente rimasti nell’ombra. Volume in cofanetto Giovanni Nonnis (Nuoro, 22 maggio 1929 – Nuoro, 1975).
La sua prima produzione artistica risente dell’influsso di Giuseppe Biasi e Pietro Antonio Manca. Negli anni Cinquanta inizia un percorso di sperimentazione che sviluppa una figurazione arcaizzante con riferimenti al mondo nuragico. La sua attività artistica trae linfa dalle radici millenarie della Barbagia e si fa portatrice di un mondo onirico primitivo, costituito da simboli che si riferiscono al senso dell’assoluto e vengono tradotti in una miriade di dettagli di gusto barbarico e ancestrale. Giovanni Nonnis assorbe il paesaggio roccioso del nuorese e lo somma alle forti tradizioni estetiche e culturali anticlassicistiche della Barbagia.
Il tratto pittorico risulta quasi indifferente al risultato finale ma pare collegarsi all’unione tra caos e spirito del luogo, tra assoluto e visione del modo da parte dell’uomo primitivo: vento, sole, terra, pioggia e tradizione arcaica. Placido Cherchi ha studiato a Cagliari con Ernesto De Martino e Corrado Maltese, interessandosi contemporaneamente di studi e problemi etno-antropologici e storico artistici.Come autore di importanti lavori sul pensiero di Ernesto De Martino e sui problemi dell’identità e della cultura sarda, è stato un membro attivo della Scuola antropologica di Cagliari, dovuta alla presenza all’Università di Cagliari di maestri come Ernesto de Martino e Alberto Mario Cirese. È scomparso nel 2013 all’età di 74 anni.
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