Descrizione
Un libro della memoria, a metà strada fra “autobiografia” e “storia”. La testimonianza di un Cappellano del Lavoro del “Gruppo di Pozzomaggiore”: Don Fiori, il battagliero “prete-operaio” delle miniere di Ingurtosu e dell’Argentiera, che nei primi anni del dopo guerra infiammò i comizi elettorali, usando il linguaggio di Savonarola contro il linguaggio staliniano di Renzo Laconi e di Velio Spano.
Don Salvatore Fiori, il rivoluzionario “pretino” di Pozzomaggiore, il ribelle corsivista di “SassariSera” che si batteva affinché ai sacerdoti fosse concesso il sacramento del matrimonio.
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