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Casula Francesco

La tensione della lotta indipendentista e la continua testimonianza di un’autodeterminazione storica e linguistica della Sardegna sono i passi che guidano l’impegno politico e culturale di Francesco Casula, una delle voci più attive del panorama contemporaneo indipendentista. Intellettuale militante, promotore di storiche battaglie identitarie, il suo è un percorso che si muove fra l’ininterrotta scrittura giornalistica e saggistica, e l’attività di insegnante, sostenitore di una riqualificazione in chiave identitaria della scuola italiana in Sardegna.

Casula nasce a Ollolai (Nuoro) e dopo gli studi medi-superiori dai Gesuiti, si laurea a Roma, nel 1970, in Storia e Filosofia. Tornato in Sardegna inizia a insegnare, dapprima a Macomer e dopo a Cagliari dove per più di trent’anni avrà la cattedra di Italiano e Storia negli Istituti superiori, in modo particolare all’Istituto “Martini”.

Il suo è un lungo percorso politico. La sua prima esperienza – dopo gli anni del ’68 vissuto a Roma – la fa con l’MPL (Movimento politico lavoratori) di Livio Labor, già Presidente delle ACLI. Qui Casula si candida nel 1972, a soli 26 anni, e nello stesso anno a Macomer fonda il Circolo politico–culturale “Camillo Torres”, in onore del sacerdote cattolico colombiano guerrigliero, morto combattendo le unità antiguerriglia governative.

Al Circolo aderiscono soprattutto studenti e insegnanti con cui Casula entrerà nel PDUP (Partito di unità proletaria) che confluirà poi in Democrazia Proletaria, di Mario Capanna, Vittorio Foa e altri nomi del panorama di sinistra. 

Per circa un decennio sarà uno dei leader in Sardegna di questo nuovo soggetto partitico, che soprattutto grazie alla sua opera ben presto si “sardizzerà” diventando Democrazia proletaria sarda (DPS), formazione autonoma rispetto a quella Italiana, ma federata.

Sono di questi anni le sue prime grandi battaglie politiche e culturali, in modo particolare quelle per la lingua sarda e il bilinguismo, ma anche contro la militarizzazione dell’Isola e l’ingresso di scorie nucleari in Sardegna. 

Giunta al termine l’esperienza con Democrazia Proletaria sarda, a seguito dello scioglimento, Casula aderirà per qualche anno al Partito sardo d’azione (di cui sarà il responsabile nazionale del Settore scuola) e contestualmente lascerà anche la CGIL-scuola, di cui a Macomer fu uno dei fondatori, per iscriversi alla Confederazione sindacale sarda (CSS), il sindacato etnico sardo fondato da Eliseo Spiga. Proprio nella CSS diventerà responsabile della Federazione scuola, poi segretario nazionale aggiunto e quindi Segretario nazionale generale.

Si tratterà, però, di esperienze brevi: Casula, infatti, si dimetterà sia da segretario nazionale della CSS e sia dal PSD’AZ, restando comunque nell’area sardista-indipendentista, ma dedicandosi soprattutto ad attività culturali, pubblicistiche ed editoriali, in cui tutt’oggi è impegnato.

La sua battaglia politica non si è mai sopita, e negli ultimi anni, dopo la pubblicazione di “Carlo Felice e i tiranni sabaudi” (giunto oggi alla 153° presentazione), ha intrapreso insieme al Comitato “Spostiamo la statua di Carlo Felice” una strenua lotta per rivedere l’odonomastica e la toponomastica di molte vie e strade sarde dedicate ai tiranni sabaudi, intestandole all’opposto a Sas feminas e sos omines de gabale, uomini e donne che hanno reso grande la storia e la cultura della Sardegna e che lo stesso Casula ha raccontato in una fortunata monografia edita Alfa Editrice.

Come altri autori della grande famiglia sardista-indipendentista anche Francesco Casula è animato da una intensa attività di scrittura giornalistica. Giornalista pubblicista dal 1989 è stato collaboratore del quotidiano “L’Unione Sarda”, scrivendo in modo particolare di scuola, e anche opinionista – in lingua sarda e in lingua italiana – per i quotidiani Sardegna.com, Il Sardegna, Sardegna Quotidiano e il periodico Sa Republica Sarda, dove ha collaborato fin dai primi numeri, portando avanti importanti istanze civili. Fra queste, la lotta per lo smantellamento della Base militare di La Maddalena, con l’organizzazione di un’Assemblea sul territorio maddalenino, ma anche la manifestazione per la scarcerazione degli arrestati coinvolti nel cosiddetto “Complotto separatista”, che fu una storica battaglia promossa da Sa Republica sarda.

In ambito letterario ha pubblicato, in lingua sarda, “Pupillu, Menduledda e su Dindu GLU’ GLU’”, Alfa Editrice, 2003; “Con-tos de sabidoria mediterranea”, Alfa editrice, 2004;” Paristorias a supra de sos logos de sa Sardinna”, Alfa editrice, 2004; “Paristorias a supra de sos nuraghes”, Alfa editrice, 2004. Sempre per Alfa Editrice ha inoltre pubblicato 11 monografie in lingua sarda per la collana “Omines e feminas de gabbale”.

In lingua italiana, invece, è autore di “Statuto sardo e dintorni”, Artigianarte editore, 2001; “Fatto nuovo”, saggio sull’identità apparso in “Cartas de logu: scrittori sardi allo specchio”, Cuec, 2007; “Storia dell’autonomia in Sardegna”, Grafica del Parteolla, 2009; “La poesia satirica in Sardegna”, Della Torre editrice, 2010 (di cui ha scritto la parte  riguardante la Poesia satirica campidanese); “Uomini e donne di Sardegna – Le controstorie”, Alfa editrice, 2010; “La Lingua sarda e l’insegnamento a scuola”, Alfa editrice, 2010; “Letteratura e civiltà della Sardegna”, 3 volumi, Grafica del Parteolla Editore, 2011/2013/2020; “I viaggiatori italiani e stranieri in Sardegna”, Alfa editrice, 2015; “Carlo Felice e i tiranni sabaudi”, Grafica del Parteolla Editore, 2016.

Casula inoltre è stato eletto dal Consiglio Regionale della Sardegna, nel gennaio del 2000, come membro dell’Osservatorio Regionale della Lingua e della Cultura sarda. Un incarico che ha ricoperto per cinque anni. E non solo. Ha fatto parte, come giurato e come presidente, di molte Giurie di Premi di Poesia sarda: il Premio Ozieri, Ales, Iglesias, Uta, Austis, Ollolai, Escalaplano, Crespellani di Cagliari, Desulo (Montanaru). È presidente dell’Associazione culturale onlus “Ita mi contas” di Flumini di Quartu e attualmente continua la sua fitta attività di editorialista in molte testate web regionali. 

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